FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA - IL PRESIDENTE GIORGIO SCARSO HA INCONTRATO IL MAESTRO ANDREA MAGRO
17/12/2008 - 17:28
Roma - Si è svolto nel pomeriggio di oggi a Roma, presso la sede della FIS, un cordiale incontro tra il presidente federale Giorgio Scarso ed il maestro Andrea Magro. Diverse le tematiche affrontate nel corso del colloquio, nel quale il massimo dirigente della Federscherma ha voluto ribadire il grande apprezzamento nei confronti dell’ex C.t. per l’ottimo lavoro svolto nel corso dei 14 anni in cui è stato responsabile del fioretto maschile e femminile e nell’ultimo biennio della sciabola. Il Presidente Scarso ha spiegato al maestro Magro le motivazioni della scelta del mancato rinnovo contrattuale, derivate dall’esigenza di affidare ad un unico coordinamento la gestione del fioretto per una migliore razionalizzazione delle risorse. Dal punto di vista economico, poi, è stata raggiunta un’intesa per quanto dovuto secondo le clausole contrattuali. Il Presidente ha ribadito che il mancato proseguimento contrattuale con il maestro Magro non porrà in discussione l’attività schermistica nella Regione Friuli Venezia Giulia che rimarrà una delle regioni cardine nell’organizzazione di eventi internazionali dell’area mitteleuropea, oltre che punto di riferimento per l’attività giovanile e senza l’esclusione di appuntamenti riguardanti la categoria assoluti.
http://www.federscherma.it/news.asp?i=66220&s=7Magro:"silurato" perché davo fastidio.
Primi contatti con alcune federazioni straniere "Se necessario, andrò all'estero: devo lavorare"
Quindici tra atleti ed ex scrivono al loro ct: non ti dimenticheremo.
Udine, 18/12.
"Forse ero diventato ingombrante".
A due giorni dalla clamorosa decisione della federscherma di non rinnovargli il contratto l'ex commissario tecnico azzurro Andrea Magro abbozza una spiegazione per il suo "siluramento".
Sono le sue prime parole ufficiali sulla vicenda che scuote e divide il mondo della scherma.
Da un lato le fredde parole di Valentina Vezzali che ieri, a Roma, in occasione dei riconoscimenti del CONI ai medagliati di Pechino, ha affermato che "si è chiuso un capitolo e se ne è aperto un altro"; dall'altro l'affettuosa lettera aperta, che pubblichiamo a fianco, di atleti e tecnici.
Ieri a Roma l'ultimo atto del 'divorzio' tra Magro e la scherma italiana nell'incontro con il presidente federale Giorgio Scarso per regolare il lato economico, cioè il pagamento delle penali per l'opzione che l'ex ct vantava fino al 2012.
Ventimila euro per ogni arma per un totale di 60 mila euro.
"L'accordo è stato onorato commenta il tecnico friulano, che non ha molta voglia di raccontare il colloquio con il numero uno della FIS. Guarda già avanti, anche perché non appartenendo a un centro sportivo militare o esercitando in un club da lunedì è disoccupato.
"Mi sono già arrivate delle proposte che ora dovrò valutare attentamente" dice Andrea, al quale sembrano interessate alcune federazioni estere.
L'ex ct fa capire che anche in regione c'è qualcuno che pensa a lui:( "mi sono giunti dei messaggi trasversali") ma non va oltre.
"Sono un uomo fortunato che ha sempre fatto il lavoro che amava e spero di continuare a farlo anche in futuro" aggiunge Magro, che non molto tempo fa aveva rifiutato un'offerta dagli USA, sicuro che sarebbe rimasto sulla panchina azzurra, anche se qualche dubbio ultimamente gli era venuto, come aveva confessato nel suo blog l'11 dicembre: "Domenica e lunedì il consiglio federale si riunirà per decidere la struttura tecnica per il prossimo quadriennio...beh, vi devo confessare che sto vivendo giorni strani...è calato un silenzio particolare...vedremo, io sono tranquillo, credo di aver lavorato con impegno e professionalità"
Ma perché è successo? Scarso glielo ha spiegato?
"Francamente non mi interessano le spiegazioni del presidente, ho cercato di capire con la mia testa il perché e sono arrivato alla conclusione che forse ero diventato ingombrante per qualcuno. In fin dei conti il mio dovere l'ho fatto, i risultati sono arrivati, ho gestito gli atleti e ho fatto anche ciò che non mi spettava e cioè cercare sponsor per la federazione...Cosa si voleva di più?"
La Vezzali si è rivelata un po' freddina: nessun ringraziamento...
"Ciò che ha detto si commenta da solo: ci sono atleti che pensano solo ai loro risultati e basta. Ma ci sono atleti che mi hanno fatto sentire il loro calore: non voglio fare i loro nomi per non creare imbarazzi".
Nessuna paura di mostrare la faccia e di dire grazie al loro ct ha avuto, invece, un gruppo di 15 fra ex ed azzurri attuali e tecnici, tra i quali ci sono la triestina Margherita Granbassi e Diana Bianchedi, la prima vicepresidente donna del CONI, che hanno firmato la lettera
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