“Le Olimpiadi? Una tesi di laurea”, Le nuove sfide della fiorettista jesina dopo la vittoria numero 72 in Coppa del Mondo

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valescherma
view post Posted on 29/5/2010, 12:05




Ancona Cina, Corea, Russia...tre bandierine azzurre poste in rapida successione. Tre medaglie d’oro per Valentina Vezzali. Per la fiorettista jesina ogni centro equivale ad un record. Con il successo di San Pietroburgo ha portato a quota 72 le vittorie in Coppa del Mondo. I numeri parlano da soli, ma facciamo parlare anche Valentina.

Ad ogni successo, subito si aggancia il tema Olimpiadi di Londra. Quanto ci pensa?

“In questo momento fortunatamente non ci penso molto anche perché l’Olimpiade è un evento importante come la tesi di laurea, prima di pensare alla tesi devo dare tutti gli esami intermedi, quindi ancora c’è tempo”.



C’è quel discorsetto legato al portabandiera…

“Sicuramente ora quello che conta per me è di onorare l’ultima gara di Coppa del mondo che faremo a L’Avana, i campionati italiani a fine giugno, gli europei a metà luglio e i mondiali a novembre. Ogni cosa a suo tempo, come l’Olimpiade, la faccenda del portabandiera è ancora lontana”.

Si parla delle sue vittorie come di una cosa scontata. Ma è così facile?

“E’ verissimo che tutti pensano che sia facile, invece dietro ogni successo c’è tanto lavoro, tanto sacrificio e tanto impegno”.





In questi ultimi tempi in finale ha spesso incontrato la jesina Di Francisca. Sarà lei la rivale numero uno di Londra 2012?

“Ho incontrato la Di Francisca, come ho incontrato la Nam, la schermitrice coreana che ho incontrato a San Pietroburgo, abbiamo disputato per il primo e secondo posto e sono riuscita a spuntarla per una stoccata. Quindi le avversarie sono molto forti e temibili e vengono da quasi tutte le nazioni. Sicuramente noi italiane siamo molto forti, quindi diciamo che tutto il gruppo delle italiane è da tenere sotto controllo”.

Valentina vince e con lei la scuola jesina. Qual è il segreto?

“Quello che ci ha lasciato in eredità il maestro Triccoli è un grandissimo tesoro, e questa grandissima persona ha creato questa scuola e come diceva il maestro “ la scuola fa scuola” e di conseguenza avere la possibilità di confrontarsi ogni giorno con atleti molto forti fa crescere i giovani. Questo forse è un po’ il segreto”.

La parentesi da “ballerina” è chiusa. Ma con il mondo dello spettacolo…

“In questo momento penso alla scherma, per preparare un’Olimpiade devi allenarti tante ore al giorno e devi aver la testa esclusivamente rivolta al tuo obiettivo, l’anno post olimpico è stato bellissimo, mi sono divertita e chissà magari nell’anno post Londra potrà accadere qualcos’altro di bello”.

Al domani ci pensa? Una volta ha parlato anche di ispirazione per la politica…

“Al mio domani ci penso, sicuramente mi vedo con una famiglia numerosa, quindi bisognerà dare qualche fratellino o sorellina a Pietro che è la cosa che viene prima di tutto. La famiglia è la cosa più importante, poi quando cesserò la mia attività agonistica, mi piacerebbe molto restare nel mondo dello sport, magari al livello dirigenziale, di Coni, di Cio, partecipare alle Olimpiadi seguendo gli atleti come cronista”.

Quand’è che si sente fortunata?

“Ogni giorno, quando mi alzo e vedo il mio bambino che dorme mi sento fortunata, quando hai la gioia della tua famiglia, di un marito, di un figlio e di una mamma che è una nonna eccezionale, credo che sia il massimo. Non dimentico mai di essere fortunata”.

Il legame con l’Amico Atletico e la Fondazione Cardinaletti testimonia il suo impegno per la promozione dei valori nello sport…

“Noi vogliamo mettere in evidenza gli esempi positivi, mentre di solito si dà risalto a quelli negativi, ma già il fatto che questa iniziativa sia giunta alla quinta edizione sta a testimoniare che non si parla di sport solo in maniera negativa. Ci sono tante persone che lavorano nel mondo dello sport e credono nel valore etico. Io sono ottimista e sono convinta che ci siano più fattori positivi che negativi”.

Lunedì 31 sarà in campo a Jesi per Atleticamente insieme. Che emozione ha ricevuto dalla sfida in carrozzina della precedente edizione?

“Mi è capitato svariate volte di cimentarmi nella scherma in carrozzina e devo dire che sono fortissimi, hanno una prontezza di riflessi ancora più veloce della mia. Mi sono divertita”.

C’è un messaggio particolare da mandare anche questa volta?

“Lo sport è una grandissima scuola di vita e dico a tutti i genitori di invogliare i figli a fare sport perché è un ambiente ideale che aiuta a crescere con valori veri”.
 
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