| Ancona Cina, Corea, Russia...tre bandierine azzurre poste in rapida successione. Tre medaglie d’oro per Valentina Vezzali. Per la fiorettista jesina ogni centro equivale ad un record. Con il successo di San Pietroburgo ha portato a quota 72 le vittorie in Coppa del Mondo. I numeri parlano da soli, ma facciamo parlare anche Valentina.
Ad ogni successo, subito si aggancia il tema Olimpiadi di Londra. Quanto ci pensa?
“In questo momento fortunatamente non ci penso molto anche perché l’Olimpiade è un evento importante come la tesi di laurea, prima di pensare alla tesi devo dare tutti gli esami intermedi, quindi ancora c’è tempo”.
C’è quel discorsetto legato al portabandiera…
“Sicuramente ora quello che conta per me è di onorare l’ultima gara di Coppa del mondo che faremo a L’Avana, i campionati italiani a fine giugno, gli europei a metà luglio e i mondiali a novembre. Ogni cosa a suo tempo, come l’Olimpiade, la faccenda del portabandiera è ancora lontana”.
Si parla delle sue vittorie come di una cosa scontata. Ma è così facile?
“E’ verissimo che tutti pensano che sia facile, invece dietro ogni successo c’è tanto lavoro, tanto sacrificio e tanto impegno”.
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